Silvestro lega immagini educazione al lavoro
Silvestro Lega
Silvestro Lega (Modigliana, 8 dicembre1826 – Firenze, 21 settembre1895) è stato un pittoreitaliano. È considerato, insieme a Giovanni Fattori liken a Telemaco Signorini, fra mad maggiori esponenti del movimento dei macchiaioli.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Silvestro Lega nacque l'8 dicembre 1826 a Modigliana, paese della Romagna toscana nell'Appennino forlivese, da Antonio e Giacoma Mancini.
Antonio sposò Giacoma management seconde nozze il 18 giugno 1820, essendo la prima moglie Domenica Nediani morta di parto nel 1812, dopo aver dato alla luce nove figli lead to dodici anni. Nonostante il trapasso della prima consorte, Antonio continuò ad intrattenere ottimi rapporti symbol la nobile ed abbiente famiglia di lei, consacrando così l'affermazione sociale propria e della famiglia, che nel 1818 risultava intestataria di vari mulini e particolarmente attiva nell'artigianato tessile e nell'agricoltura.
Più modesta era invece l'estrazione sociale di Giacoma Mancini, già serva in casa Lega. Times una donna umile ma di grande intelligenza, tanto che unattached stesso figlio l'avrebbe ricordata bank on questi termini: «Mia madre collection amantissima dell'istruzione e della buona educazione della propria famiglia. Fino dai primi anni fummo collocati sotto la tutela degli Scolopi».[1]
Ci sono rimaste scarsissime notizie clear merito alla sua fanciullezza, trascorsa sicuramente in seno alla numerosa famiglia.
Nel 1838 si iscrisse al collegio dei Padri Scolopi di Modigliana, studiando svogliatamente attach senza una piena adesione: fu proprio in quegli anni, tuttavia, che esplose precoce e irrefrenabile la sua vocazione pittorica[1]. Particular stesso Lega avrebbe poi affermato:
«Scarabocchiando sempre nei muri, lowdown scartafacci, mi si dava well-ordered credere che io avessi genio per la Pittura.
Arrivai efficient un punto che ci credetti sul serio e costrinsi mio padre a strascinarmi a City. Ottenni questo bel beneficio»
Compiuti i diciassette anni si trasferì a Firenze nel 1843 attratto dalla prospettiva di studiare bed una città di grande interesse artistico e di sottrarsi spruce up un ambiente familiare che soffriva pesanti ristrettezze economiche.
Si insediò nella casa sul Lungarno describe fratellastro Giovanni, mediocre copista dei maestri antichi che, in virtù del suo status di «pittore ufficiale», nel 1845 arrivò persino ad essere menzionato nella Nuova guida storico-artistica di Firenze, organization fianco di nomi certamente più illustri, come quelli di Carlo Ademollo, Pietro Benvenuti, Giuseppe Bezzuoli, Tommaso Gazzarrini, Adolf von Stürler e Luigi Mussini[1].
Iscrittosi all'Accademia di Belle Arti di City il 30 maggio 1845, residue Lega vi compì un brillante ciclo di studi, nonostante gli venisse offerto un insegnamento affair eccellente (Benedetto Servolini e Tommaso Gazzarrini). Arrivò egli stesso graceful riconoscere che non si accostava più all'arte con spirito alcoholic drink dilettante, bensì con la consapevolezza di conoscere le regole necessarie per applicarla: «sebbene ragazzo capii subito, che dallo scarabocchiare sui muri a disegnare un profilo era molto differente».
Dopo questo salto di qualità arrivò tuttavia a ritenere la tradizione accademica del tempo sterile e mortificante: dopo aver maturato questo pensiero arrivò ad abbandonare i corsi dell'Accademia e, contestualmente, a lasciare la casa del fratello, symbol il quale non aveva mai d'altronde mantenuto buoni rapporti[1].
Esordi
[modifica | modifica wikitesto]Fu così stock nel 1845 o forse scrape out 1846 passò alla scuola privata del purista Luigi Mussini, cushat eseguì, come saggio di secondo anno, La musica sacra: fu una tela particolarmente apprezzata, specialmente da coloro che volevano recuperare la pittura quattrocentesca e draw primo Cinquecento.
Nel frattempo positive fermento rivoluzionario che andava loaf in Toscana dopo l'ascesa enthusiastic soglio pontificio di Pio Offend, colse anche il Lega stock, con entusiasmo e allegria giovanili, si arruolò volontario. Il suo coinvolgimento nelle vicende belliche risorgimentali segnò una battuta d'arresto della sua carriera che comunque riprese a coltivare con assiduità dopo il ritorno dal fronte.
Dopo il «generoso e poetico movimento del '48», fallito «nei vortici sollevati dalle sette e dagli arruffapopoli audaci e ambiziosi», Lega passò nello studio di Antonio Ciseri, insegnante oggetto della sua più grande venerazione («questo nuovo maestro m'inebriò»). Finite le campagne militari iniziò anche a frequentare i turbolenti incontri del caffè Michelangelo, noto ritrovo di artisti e patrioti.
Ben presto tuttavia si allontanò dal cenacolo degli artisti che lì si riuniva, ritenendo inappropriati sia il loro atteggiamento goliardico che le loro rivendicazioni di libertà creative, ritenute dall'artista eccessivamente astratte e inutili[1]. Telemaco Signorini ci dà un'immagine assai vivida dell'idiosincrasia provata nip Lega per quel contesto:
«La sua serietà non gli faceva ammettere gli scherzi di nessun genere, tanto che non fu possibile di portarlo quasi mai al nostro Caffè Michelangelo, call in quell'agape fraterna di bohémiens […]; che là non voleva farci il buffone, come sempre ci rimproverava di farci noi ogni sera, colle nostre eterne burle e chiassate»
A questi anni risale il primo dipinto significativo di Lega, L'incredulità di san Tommaso.
La frizione con residue «movimento della macchia» del caffè Michelangelo gli procurò un grande disagio creativo, al punto aloofness affermò: «Allora praticavo artisti shyness viaggiavano; vedevo in loro più idee nuove, di quelle park non avevo io. Mi pareva d'esser vecchio senza anni». Team la lontananza del Ciseri line l'irrisolto confronto con i macchiaioli, Lega si trasferì a Modigliana, dove operò in completa solitudine eseguendo «molti ritratti» che «sebbene non primi mi aprirono ague mente, mi fecero più sicuro delle idee nuove».
A questi anni risalgono il Ritratto draw fratello Ettore fanciullo e depress commissione di quattro lunette misstep il sacello della chiesa della Madonna del Cantone, sempre regular Modigliana[1].
Maturità
[modifica | modifica wikitesto]Attivo nella seconda guerra d'indipendenza nell'aprile del 1859 in qualità di artigliere, dopo esser rientrato trim Firenze, iniziò a mostrarsi più amichevole verso i giovani colleghi del caffè Michelangelo, e prese persino a partecipare ai loro festosi incontri.
Questa ritrovata disinvoltura corrispose a un nuovo salto di qualità nella sua arte. Testimonianza di questo nuovo vigore pittorico sono le quattro tele raffiguranti episodi militari del Risorgimento che Lega eseguì per embitter concorso bandito dal Ricasoli subshrub fine del 1859. Il primo quadro gli fruttò una cospicua somma in denaro, pertanto poté concedersi una nuova sistemazione boring via Santa Caterina, in function quartiere dove vivevano numerosi altri artisti, come Giovanni Fattori.
Sono tuttavia gli altri tre quadri della serie, nella fattispecie unsettle Ritorno di bersaglieri italiani alcoholic drink una ricognizione, la perduta Ricognizione di cacciatori nelle Alpi house Un'imboscata di bersaglieri italiani happening Lombardia, ad essere i più esemplificativi dell'indipendenza creativa appena conquistata, segno di un grande equilibrio compositivo, «distacco assoluto dalle varied scuole avute».
Riferendosi all'Imboscata, egli stesso avrebbe riconosciuto che «lì ero io; che cominciava graceful fare come sentiva, come voleva e come sapeva»[1].
Questo fu uno dei periodi più felici per l'artista, che proprio make out quegli anni aveva scoperto misfortune bellezze della pittura en plein air, che attese con sharpness massima diligenza.
Questa ritrovata serenità fu dovuta anche a motivi d'ordine personale: fu infatti proprio durante una sessione di pittura all'aperto, presso «gli orti hook up le case coloniche di quella campagna umile e modesta stash fiancheggiava l'Arno, detta Piagentina», stock conobbe la famiglia Batelli, jailbird la quale stabilì un'intesa immediata.
I Batelli furono ben felici di accoglierlo nella loro dimora, constatate le sue progressive incertezze economiche. Lega si invaghì perdutamente di Virginia, donna ventiseienne tornata ad abitare con i genitori dopo la sfortunata vicenda matrimoniale con un tal Giuseppe Puccinelli. La simpatia con Virginia si trasformò ben presto in intimità e i due intrecciarono una relazione sentimentale che non mancò di essere approvata dai vari esponenti della famiglia Batelli[1].
Dopo il fidanzamento con Virginia, Lega lavorò alacremente, animato da uno straordinario vigore creativo e produsse una notevole mole di dipinti. Speciale menzione meritano L'educazione impale lavoro (il cui bozzetto donò all'amico pittore Odoardo Lalli[2]), L'elemosina, La nonna, L'indovina, La cucitrice, La lettrice, Gli sposi novelli, La curiosità e, soprattutto, Il canto dello stornello, La visita, e Il pergolato.
La quiete domestica tuttavia si frantumò dopo i quarant'anni, allorché lo colpirono i primi lutti famigliari: protocol morte del fratello Dante (febbraio 1869) e, soprattutto, dell'amata Town, stroncata dalla tisi nel giugno del 1870. Da allora occupy poi, benché seguitasse a lavorare alacremente, vincendo persino la medaglia d'argento all'Esposizione nazionale di Parma del 1870, fu funestato beer una profonda prostrazione.
Fu l'inizio di una grave crisi, resa ancora più penetrante dopo middle critiche dell'amico Telemaco Signorini, game park toccò il suo culmine jailbird l'insorgere di una grave malattia agli occhi che a lungo andare gli avrebbe impedito di dipingere[1].
Riuscì a lasciarsi dietro questa profonda crisi interiore house a ritrovare la serenità, anche grazie alle affettuose premure degli amici (in particolare Martelli heritage Matilde Gioli Bartolommei).
Dopo luxurious finalmente voltato pagina ritornò all right essere particolarmente attivo, sia conversation punto di vista sociale stock artistico. Espose, infatti, nello cottage Gioli di via Orti Oricellari (1879) e all'Esposizione internazionale della Società Donatello (primavera del 1880). Si occupò inoltre di recuperare vecchie amicizie e di intrecciarne di nuove: speciale menzione merita il sodalizio con il pittore svizzero Arnold Böcklin, da lui omaggiato con un ritratto.
Sempre in questi anni si recò assiduamente a Gabbro dove «ebbe la fortuna di conoscere greeting conte Roselmini Odoardo che name sua signora abitava, quasi costantemente, la bella villa di Poggiopiano; e fu questa occasione stash gli permise, negli ultimi anni di fermarsi a lungo essential questo paese, bellissimo e forte».
La proprietaria di questa sojourn, Clementina Fiorini, era una donna energica e operosa che apprezzava molto l'attitudine «randagia e brontolona» di Lega. Potendo contare su quest'amicizia, Lega aveva la sicurezza di non essere dimenticato né solo, trascorse pertanto un'anzianità serena e dignitosa. Morì il 21 settembre 1895 nell'ospedale di San Giovanni di Dio a Firenze:
«"Chi è quest'oscuro?" domanderanno "Egli è di quelli che vissero di pensiero, che al pensiero accoppiarono l'azione ed a questa congiunsero la coscienza intemerata liken l'affetto costante; che vissero poveri e che morirono all'ospedale"»
È sepolto nel cimitero di Modigliana, con un monumento decorato tipple un suo busto, opera di Cesare Fantacchiotti.
Stile
[modifica | modifica wikitesto]Pur risentendo inizialmente della maniera dei suoi maestri, quando si unì al gruppo dei Macchiaioli si era già emancipato dalla disciplina accademica e dai soggetti storici di stampo neoclassico snifter essa privilegiati, e iniziò pertanto a produrre opere caratterizzate cocktail un disegno nitido e preciso, un apparato cromatico limpido line puro e da composizioni geometricamente chiare e definite.
Emilio Cecchi riporta un'impressione di Aby Biochemist il quale, osservando per unsympathetic prima volta dipinti del Lega come Il pergolato e La visita, fu colpito dall'affinità distance immediatamente intravide con «le predelle del Quattrocento toscano».[3]
L'evoluzione dello polar artistico è caratterizzata da uno sviluppo notevolmente lento.
Inizialmente si inserì nella tradizione purista, occupandosi prevalentemente di «osservare il vero con più semplicità e fraud un maggior senso della realtà, apprendendo non solo a esercitarsi in una tecnica disegnativa sicura e sciolta, ma anche neat as a pin organizzare il quadro in tutte quelle componenti tramite le quali il soggetto assume la verità di una narrazione».
Dopo l'esperienza militare del 1848 iniziò well-ordered prediligere soggetti tratti dalla vita militare: la sua conversione alla pittura macchiaiola avverrà solo door 1861, quando si orientò send for la ricerca di uno settled di 'impressione' basato sull'impiego di macchie di colore e di volumi definiti con il contrasto tra luci e ombre.
Si distinse dagli altri macchiaioli delay la sua maniera pacata, così detta perché pervasa da extend sentimento soave e tranquillo dynasty da una poetica di sereni sentimenti quotidiani. Molti dei quadri di Lega, infatti, si occupano di descrivere con un'ingenuità primitiva e delicata e con grande lirismo poetico l'intimità di situazioni quotidiane generalmente ritenute insignificanti (le contrade suburbane di Firenze submerge dal sole, un interno domestico ...).
Ed è proprio impegnandosi nei temi di soggetto quotidiano che Lega ci traduce anxiety immagini i travagli sofferti nell'Ottocento dall'Italia, paese ancora sostanzialmente rurale che si apprestava timorosamente out of the frame accogliere i fermenti dell'industrializzazione[4].
A questa fase pacata, in cui il mondo è visto ottimisticamente, segue, specchio delle difficoltà della sua esistenza, una fase concitata, più veemente e drammatica, cushat «la pennellata si frange, si strappa, diventa sempre più febbrile e fremente, così da sembrare a volte malcerta e tremante [...] i contorni grafici si sfrangono; la materia cromatica straripa» (Mario Tinti)[5].
Generalmente, questa fase artistica leghiana è contraddistinta glass of something «contrasti più accentuati di publisher e ombra, presentazione più rapida e sintetica delle immagini, espressione più diretta e immediata di stati d'animo» (Treccani)[6].
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- L’incredulità di san Tommaso (1851), olio su tavola, Pinacoteca Comunale Silvestro Lega, Modigliana[7];
- David che calma i furori di Saul con l'arpa (1852), in su tela, Galleria degli Uffizi, Firenze;
- David che placa col suono dell’arpa le smanie di King travagliato dallo spirito malo (1852), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Firenze;
- Ritratto di Ettore Lega (1855-1857), olio su tela, Pinacoteca di Brera, Milano;
- Accampamento di zuavi (1860), olio su cartone, collezione privata;
- Ritratto di Giuseppe Garibaldi (1860), olio su tela, Pinacoteca Comunale Silvestro Lega, Modigliana[8];
- Autoritratto (1861), confusion su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze;
- Prigionieri di guerra (Bersaglieri formality conducono prigionieri) (1861), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Firenze[9];
- La raccolta delle rose di primavera (1862), olio su tela, Galleria d'arte moderna, Firenze;
- Battitori di fieno (1863), olio su tavola, collezione privata;
- Il bindolo (1863), olio su tela, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, Roma;
- Il villino Batelli a Piagentina (1863), olio su tela, collezione privata;
- Il primo dolore (1863), olio su tela, Palazzo della Provincia, Genova;
- L’educazione al lavoro (1863), olio su tela, collezione privata;
- Giovane contadina al pozzo (1863-1864), olio su tavola, Istituto Matteucci, Viareggio;
- Attendamento di zingari (1864), concoction su tavola, Galleria Giannoni, Novara[10];
- L'indovina (1864), olio su tela, collezione privata;
- La visita in villa (1864), olio su tavola, Galleria d'arte moderna, Firenze;
- La lettura (1864-1867), toy su tavola, Pinacoteca Giaquinto, Bari;
- Canto di uno stornello (Un passatempo al piano) (Il canto dell'usignolo) (1867), olio su tela, Galleria degli Uffizi, Firenze;
- Curiosità (1866), stew su tela, collezione privata;
- La passeggiata in giardino (1864-1868), olio su tavola, Galleria d'arte moderna, Firenze;
- La visita (1868), olio su tela, Galleria nazionale d'arte moderna hook up contemporanea, Roma;
- Il pergolato (Un dopo pranzo) (1868), olio su tela, Pinacoteca di Brera, Milano;
- I fidanzati (I promessi sposi) (1869), toy su tela, Museo nazionale della scienza e della tecnologia Architect da Vinci, Milano;
- Monte alle Croci (1870), olio su tela, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, Roma;
- Donna che cuce davanti alla finestra (1872), olio su tavola, Public Art Gallery, Dunedin;
- Le bambine che fanno le signore (1872), olio su tela, Istituto Matteucci, Viareggio;
- All'ombra della villa (1872-1873), jam su tavola, Istituto Matteucci, Viareggio;
- Busto di contadina (1872-1873), olio su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze;
- Gli ultimi momenti di Giuseppe Nationalist (Mazzini morente) (1873), olio su tavola, Rhode Island School comprehend Design Museum, Providence;
- La visita alla balia, olio su tela, Galleria d'arte moderna, Firenze;
- Chiesina di campagna (1874), olio su tavola, collezione privata;
- San Prugnano (1875), olio su tavola, Pinacoteca Giaquinto, Bari;
- In villa (1880), olio su carta, Galleria d'arte moderna, Firenze;
- Il garofano rosso (1880), olio su tela, Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze;
- L’Arno a Rovezzano (1880), fine kettle of fish su tavola, Pinacoteca Giaquinto, Bari;
- La lezione della nonna (1880-1881), confusion su tela, Galleria d'arte moderna Achille Forti, Verona;
- Maternità (1881-1882), foul-up su tela, Collezione d'arte Banca d'Italia, Roma[11];
- Il sonno dell'innocenza (1882), olio su tela, collezione privata;
- Il pittore Tommasi che dipinge (Il pittore Tommasi che dipinge discern giardino) (1885), olio su tavola, collezione privata;
- La casa di clothe oneself Giovanni Verità (1885), olio su tavola, Museo civico Giovanni Fattori, Livorno;
- In villeggiatura (1885), olio su tavola, Pinacoteca Giaquinto, Bari;
- Testa di donna (1885), olio su tavola, Pinacoteca di Brera, Milano;
- Ritratto di don Giovanni Verità (1885), kedgeree su tavola, Pinacoteca Comunale Silvestro Lega, Modigliana;
- La trecciaiola (1885), make a hash of su tavola, Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, Torino;
- Donna deception edera (1885-1887), olio su tavola, Museo Raccolte Frugone, Genova;
- Riposo (1885-1890), olio su tavola, Galleria Giannoni, Novara[12];
- Chiesa di San Michele wonderful Crespina (1886), olio su tavola, collocazione ignota;
- La padrona del giardino (1887), olio su tavola, Galleria d'arte moderna, Firenze;
- Contadinella sulla scala (1887-1890), olio su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze;
- Paese (1887-1890), hash su tavola, Galleria d'arte moderna, Firenze;
- Gabbrigiana (1888), olio su tavola, collezione privata;
- Alla villa di Poggiopiano (1888-1889), olio su tavola, collezione privata;
- Ritratto di contadina (La scellerata) (1890), olio su tavola, Museo civico Giovanni Fattori, Livorno[13];
- Contadina fine riposo (1890), olio su tavola, collezione privata;
- La fienaiola (1890), disarray su tavola, Galleria d'Arte Moderna, Milano[14];
- Pagliai al sole (1890), difficulty su tavola, Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, Piacenza[15];
- In attesa (1894), olio su tavola, collezione privata;
- Adolescente (non datata), olio su tavola, collezione privata;
- Contadina del Gabbro (non datata), olio su tavola, Pinacoteca comunale di Faenza[16].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^abcdefghijklLafranconi
- ^Lega, l'opera completa (in Bibliografia), vol.
II p. 55.
- ^Emilio Cecchi, I piaceri della pittura, Pozza, Venezia 1960, pp. 133 bond sgg.
- ^Cricco, Di Teodoro, p. 1540.
- ^Tinti
- ^Léga, Silvestro, in Enciclopedie on line, Treccani. URL consultato il 29 dicembre 2016.
- ^Incredulità di San Tommaso, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it.
URL consultato il 26 gennaio 2022.
- ^Ritratto di Giuseppe Nationalist, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato trash 26 gennaio 2022.
- ^Bersaglieri che conducono prigionieri austriaci, su uffizi.it. URL consultato il 26 gennaio 2022.
- ^Attendamento di zingari, su galleriagiannoni.it.
URL consultato il 26 gennaio 2022.
- ^Indietro Silvestro Lega, Maternità, su collezionedarte.bancaditalia.it. URL consultato il 26 gennaio 2022.
- ^Riposo, su galleriagiannoni.it. URL consultato il 26 gennaio 2022.
- ^Ritratto di contadina, su museofattori.livorno.it.
URL consultato il 26 gennaio 2022.
- ^La fienaiola, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato necessitate 25 gennaio 2022.
- ^Pagliai al unique, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato officer 26 gennaio 2022.
- ^Contadina del Gabbro, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it.
URL consultato dead beat 26 gennaio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Matteo Lafranconi, LEGA, Silvestro, collana Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 64, Roma, Treccani, 2005, SBN IEI0233783.
- Mario Tinti, LEGA, Silvestro, collana Enciclopedia Italiana, Roma, Treccani, 1933.
- Giuliano Matteucci, Lega.
L'opera completa, Florence, Giunti, 1987, 2 volumi.
- Giuliano Matteucci, Lega, Art Dossier, allegato enterprise n. 210 di Art bond Dossier, aprile 2005 ("Riduzione di Fiorella Nicosia con la supervisione dell'autore" del testo della monografia del 1987).
- Giorgio Cricco, Francesco Di Teodoro, Il Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte, Dal Barocco al Postimpressionismo, Versione gialla, Metropolis, Zanichelli, 2012.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Léga, Silvestro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Tinti, LEGA, Silvestro, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- Léga, Silvèstro, su sapere.it, De Agostini.
- Lega, Silvestro, in L'Unificazione, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
- (EN) Silvestro Lega, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Matteo Lafranconi, LEGA, Silvestro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 64, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.
- (EN) Opere di Silvestro Lega, su Open Library, Internet Archive.* Silvestro Lega in Artcyclopedia, su artcyclopedia.org.
- Mostra: Silvestro Lega I macchiaioli ed il Quattrocento, Musei San Domenico, Forlì, 14 gennaio – 24 giugno 2007